Premessa.
Nessuno obbliga nessuno a giocare, ma si presume che se un giocatore a inizio anno decide di partecipare, l'impegno debba essere mantenuto. Che poi, che impegno! Fare una formazione occupa dai 3 agli 8 minuti a settimana (anche meno se non si bada troppo a chi gioca e chi no), sul blog vengono riportati orari, link, risultati senza che nessuno debba smuovere un dito.
Pazienza.
In forte dubbio lo svolgimento della prossima stagione. Presumendo che coloro che non hanno giocato quest'anno non siano interessati e quindi non presenti, si cercano nuovi giocatori per raggiungere la quota di 8 partecipanti (a 6 se ne può parlare).
Apparte questo, chi ha voluto giocare ha giocato, chi ha vinto ha vinto e in culo a tutto il resto.
Pagelle Fantacarlo 2010/2011.
Lupetto voto 9.5. Come al solito non delude. Buone scelte in fase di mercato, squadra completa e bilanciata in tutti i reparti. Tira fuori dal cilindro la migliore partenza che si ricordi in un torneo fantacarlistico, merito di un centrocampo a livelli di eccellenza e di un attacco mai a secco. Subisce un calo alla fine dell'anno solare e si vede mangiare un centinaio di punti in un mese. Negli ultimi mesi riesce soltanto a limare in minima parte il distacco subito, ma mantiene comunque le distanze da chi lo segue (gli spettri del sorpasso dello scorso anno erano ancora vivi). Primo, terzo, ora secondo. SEMPRE SUL PEZZO, BEATO LUI: TROMBEUR DE FEMMES.
Frucce voto 8.5. Prima volta a podio per l'orsettone di San Martino. Sicuramente sono stati determinanti i demeriti degli altri giocatori, mosci all'inverosimile, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare. Imbastisce una buona formazione, soprattutto cancellando qualche ingenuità iniziale nel primo mercato di riparazione; trova nel capocannoniere del torneo un'arma fondamentale per eliminare le delusioni passate e prendersi la tanto agognata medaglia di bronzo. IN FONDO BASTA IL MINIMO, LO STRETTO INDISPENSABILE, E I TUOI MALANNI PUOI DIMENTICAR. [cit. Balù ne "Il libro della giungla"]
Mingo voto 5. Dopo la performance dell'anno scorso ci si aspettava molto di più. Si fa tirar giù nel gruppone di "quelli che non giocano" e le sue formazioni latitano, andando di paripasso con risultati deludenti. Migliora nel finale, agguanta la medaglia di legno e non arriva troppo distante dal podio, ma valutando l'impengno dimostrato, il giudizio complessivo non può che essere al di sotto della sufficienza. Il Cavallo non galoppa, non trotta, forse neanche cammina. ZOPPO.
Bondella voto 5.5. Mezzo voto in più di quello che lo precede in classifica, perché sicuramente compie un passo avanti rispetto alla scorsa stagione, in cui la sua presenza era praticamente un'assenza. Squadra che sulla carta avrebbe potuto competere per posizioni più alte, ma il Dalai Lama del Gorinello, si sa, non è mai stato un campione di continuità. Per lunghi tratti terzo, manca le formazioni in molte giornate decisive, e invece di godersi i potenziali punti conquistati vede fuggire il buon Frucce. Nel finale addirittura subisce un ulteriore sorpasso e finisce quinto. Fondamentalmente se l'è cercato. CHI E' CAUSA DEL SUOL MAL PIANGA SE STESSO: PICCIONE.
Badiani voto 4. Tra un Fatto Quotidiano e un BeppeGrillo.it, 5 minuti per La Gazzetta dello Sport poteva anche trovarli. NON TI CURAR DI LORO MA GUARDA E PASSA.
Carlo voto 3.5. Si meriterebbe 1 perché non ha praticamente mai giocato. Ma forse anche 0, perché al terzo anno ancora non ha capito come funziona il gioco (n.b. noi ci giocavamo a 10 anni e già allora non ci sembrava così difficile). In più ci mette la solita dose di stizza e vittimismo ad ogni nuovo richiamo, prima di abbandonare definitivamente. Alla fine un 3.5 glielo diamo perché almeno ha contribuito con i suoi 20 euri al fondo cassa. Speriamo almeno abbia imparato a fare il barbecue. ALTA TENSIONE.
Cohino voto 3, come le rose di giocatori cambiate nel corso della stagione e probabilmente anche come le formazioni consegnate. CAOS.
Il FantaCarlo saluta tutti e va al mare, a veder le chiappe chiare...